Presentato come installazione filmica alla mostra “Time Forward!” alle Zattere di Venezia, Aggregate States of Matters è un’opera concettuale dove la parola scritta si fonde con gli affascinanti elementi visivi ma con una preoccupazione in più, la mutazione del clima planetario. Le riprese in 35 mm infatti inquadrano le Ande peruviane, e in particolare un ghiacciaio che rischia lo scioglimento, ma anche le popolazioni Quechua che con questi elementi morfologici secolarmente interagiscono. Il tempo oggetto della discussione non è solo quello meteorologico: come evoca il titolo, che rinvia alla metamorfosi della materia, il film affronta anche chronos. «Metto in discussione le modalità attraverso le quali occupiamo lo spazio affrontando le crisi con un uso inedito del tempo e del linguaggio. Il tempo è concepito come accumulazione, archivio, più che come sviluppo lineare» (Rosa Barba).
Rosa Barba, italiana che vive e lavora a Berlino, si misura con il mezzo cinematografico come se fosse una scultrice. Le sue opere si situano fra il documentario sperimentale e la finzione narrativa. Barba ha studiato alla Kunsthochschule für Medien Köln e ha conseguito un dottorato alla Faculty of Fine and Performing Arts presso Malmö dell’Università di Lund nel 2018. Oltre ad avere avuto molte personali e partecipato a mostre collettive, i suoi lavori sono stati selezionati in diverse biennali, fra cui Venezia, São Paulo e Sydney. Fanno inoltre parte di numerose collezioni internazionali e sono stati ampiamente pubblicati in monografie come Rosa Barba: From Source to Poem e Rosa Barba: Time as Perspective. Le sono stati conferiti numerosi premi, fra cui il 46° PIAC, Prix International d’Art Contemporain della Fondation Prince Pierre de Monaco nel 2016.
35mm film, color, optical sound, 2019, Perù/Germania
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